La bellezza di essere donne, riflessioni e solidarietà
Tre modi diversi di essere donna, tre esperienze di vita accomunate dalla consapevolezza di essere uniche ed irripetibili. È il sunto dell’evento “La bellezza di essere donne”, un format di riflessione sulla donna e sul carattere insostituibile della sua figura, portato in scena lo scorso 31 agosto in piazza Garibaldi dall’hairstylist nocese Giusy D’Onghia leader di Giusy Mondo. A sostenerla in questo progetto il suo fedele gruppo di lavoro tutto al femminile: “soprattutto in queste circostanze mi trovo a realizzare con gioia di avere al mio fianco una squadra coesa e imbattibile, sempre ben disposta ad accogliere le mie idee e ad aiutarmi a concretizzarle. Mi piace salutare questo evento come ‘una lode alla donna tessuta da donne’, a discapito di chi crede che la solidarietà femminile non esista” ha commentato la D’Onghia. Sul palco, la piccola Antonella e il suo sogno di diventare una parrucchiera; desiderio caldeggiato nel salone di Giusy, dopo averla vista al lavoro e aver curiosato nei suoi progetti; nelle sue parole l’ammirazione smisurata e sincera di una bambina davanti al suo idolo e la fanciullesca e serafica fiducia nel corso della vita. Grande emozione ha destato l’intervento della seconda ospite, Alessandra, alle prese con una malattia che ha irrimediabilmente minato alla sua immagine, ma non al suo animo. La sua forza risiede nell’aver saputo fronteggiare con intelligenza e resilienza la sfida che la vita le ha posto, privandola della sua chioma ma dandole, contestualmente, la possibilità di scoprire aspetti caratteriali per lungo tempo rimasti inesplorati. Infine Laura, che strizza l’occhio al tempo che passa, continuando a curare la sua immagine ed accogliendone i naturali cambiamenti. Il suo segreto? Non interrompere mai la sua relazione con lo specchio, ma continuare a specchiarsi e piacersi come da ragazzina. “Ciascuna di queste tre donne mi ha fatta meditare sui miei obiettivi personali e professionali; ho capito che per Antonella sono un modello e ho il dovere come persona, oltre che professionista di dare l’esempio; ho creato per lei sul palco un’acconciatura con i toni del rosa, del fucsia, da sempre tra i colori preferiti dalle bambine, un inno alla loro genuinità e purezza; per Alessandra posso essere un sostegno in un momento difficile; le ho cambiato look on stage in poco tempo premurandomi che non rimanesse senza capelli e lasciandole in messaggio che la sua profonda bellezza spiccherà con qualsiasi acconciatura; per Laura sono una motivazione a continuare a prendersi cura di sé non temendo, ma accettando lo scorrere del tempo e i suoi segni.” Ultimo quadro a cura di Katia, una cara collaboratrice di Giusy, che veste i panni di una fata, emblema e auspicio che tutti abbiano il proprio “lieto fine”. E perché esista proprio per tutti una “coda d’argento dietro ogni nuvola”, durante la serata, alla presenza dell’assessora al Welfare Checca Tinella, Giusy D’Onghia ha espresso la volontà di collaborare attivamente con associazioni che si occupano di donne che vivono situazioni di particolare vulnerabilità e di regalare loro un momento di bellezza e cura personale. L’assessora Tinella ha mostrato pieno accoglimento ed interesse a creare questa collaborazione. “Con Kultò non siamo nuovi ad iniziative di beneficenza; nelle nostre collezioni, oltre che nel nostro agito quotidiano, da sempre abbiamo sviluppato il discorso dell’inclusione su più fronti. Questa volta vogliamo che tutte le donne continuino a portare rispetto e ad amare il proprio corpo anche in situazioni di particolare difficoltà, in cui si è naturalmente inclini a trascurare questi aspetti; è diritto inalienabile di ogni donna quello di sentirsi a proprio agio con la propria persona e immagine.”